Tutti sappiamo che le agenzie investigative aiutano molti privati e azienda nella risoluzione di casi civili, penali e aziendali ma in pochi sanno che anche le compagnie assicurative si avvalgono dell’operato del detective privato per contrastare le numerose frodi assicurative.
In Italia gli episodi a danno delle compagnie assicurative sono in costante crescita, e ad oggi le truffe assicurative sono una pratica ormai molto diffusa. Ma come fare per dimostrare che un cliente è stato disonesto?
Il ruolo dell’investigatore privato
Come specificato più volte dal CEDU – Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – le compagnie assicurative possono avvalersi degli investigatori privati per verificare la veridicità dei danni come sinistri stradali, incendi, infortuni sul luogo del lavoro e così via, per smascherare le frodi assicurative.
In questi casi, il detective privato riceve l’incarico da una compagnia di assicurazioni per accertare la veridicità del fatto, di una dichiarazione, del referto ospedaliero, dell’entità dei danni ed eventuali lesioni o del contenuto di un verbale.
Per verificare l’accaduto l’investigatore privato rintraccia i soggetti coinvolti al fine di ottenere delle dichiarazioni sul fatto. Può inoltre pedinare i soggetti per accertarsi che quanto dichiarato sia vero, scattando foto, facendo video e registrando le conversazioni a cui ha partecipato.
Quando si parla di indagini relative a un sinistro l’investigatore privato ha molte libertà, come ad esempio la possibilità di:
- richiedere tutti i dati delle persone assicurate, compreso il nome dell’assicurato o del danneggiato
- sapere la data di quando è avvenuto il suddetto sinistro
- conoscere il luogo nel quale è avvenuto l’accaduto
Reperite queste informazioni, il detective farà un sopralluogo dove è avvenuto l’incidente per verificare la reale dinamica dell’evento e per reperire eventuali prove o scattare ulteriori foto.
Qualora ci fosse la presenza di testimoni, il detective potrà porgere delle domande in merito alla dinamica dell’accaduto, per ricostruire ancora più accuratamente il sinistro e accertare che quanto detto dalla persona coinvolta corrisponda alla realtà.
Infine, quando e ove possibile, verifica la documentazione redatta dalla Pubblica Autorità e quella clinica, per appurare che le testimonianze e le prove raccolte combacino con quanto scritto.
Nella relazione tecnica che viene consegnata alla compagnia assicurativa, l’investigatore esprime un suo giudizio. In caso riscontri una difformità nelle dichiarazioni sta all’investigatore privato il compito di informare il danneggiato, consigliandogli di ritirare la richiesta del risarcimento danni.
L’investigatore privato e le frodi assicurative r.c. auto
Una delle frodi assicurative più diffuse in Italia è proprio quella della RCA. Negli ultimi anni le richieste di questo tipo sono aumentate tanto da costringere le compagnie assicurative ad avvalersi di un’agenzia investigativa che provasse la buona fede del cliente.
Prima di risarcire il danno, la compagnia di assicurazione ingaggia un detective privato al fine di ricostruire l’accaduto. Anche in questo caso, come in qualsiasi indagine per frode, la prassi di investigazione è:
- interrogare i soggetti danneggiati per verificare il sinistro
- parlare con i testimoni (quando presenti)
- pedinare i soggetti coinvolti raccogliendo prove quali foto e video
- verificare le varie documentazioni
Al fine degli accertamenti verrà redatta una relazione tecnica che verrà successivamente consegnata alla compagnia assicurativa. Questa relazione ha valore legale e può essere utilizzata in tribunale.
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